Il D.M. 9 maggio 2001 stabilisce i requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

Pubblicato sul Supplemento G.U. n. 138 del 16 giugno 2001, adegua la legislazione italiana alle esplicite richieste della Comunità Europea e introduce l’obbligo per le Autorità locali di verificare e ricercare la compatibilità tra l’urbanizzazione e la presenza degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante.

Strumento della verifica è un elaborato tecnico, denominato “Rischio di incidenti rilevanti” (RIR), redatto secondo le indicazioni dell’Allegato al decreto, che dovrà essere collegato, in fase di determinazione degli assetti generali del territorio, al Piano Territoriale di Coordinamento (art. 20, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267).

Più precisamente il Comune dovrà fornire un parere di compatibilità motivata ogni qualvolta verranno apportate le seguenti modifiche all’assetto territoriale:

  • Insediamento di nuovi stabilimenti a rischio di incidente rilevante;
  • modifiche, comportanti aggravio del rischio, a stabilimenti esistenti,
  • creazione di nuovi insediamenti o infrastrutture (per esempio vie di comunicazione, luoghi frequentati dal pubblico o zone residenziali) attorno agli stabilimenti esistenti, quando i nuovi interventi urbanistici comportino un aggravio del rischio o delle conseguenze di un possibile incidente rilevante.

Il Comune è tenuto perciò ad adottare gli opportuni adeguamenti dei propri strumenti urbanistici, per garantire la compatibilità tra attività produttive a rischio e modificazioni della struttura insediativa del comune stesso.

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare un articolo specifico sul decreto, pubblicato sul Ambiente e Sicurezza 14/01. Rimandiamo anche alla relazione presentata dall’ing. Galatola nell’ambito del Convegno Nazionale “LA GESTIONE DELLE EMERGENZE: i piani di emergenza aziendali e il coordinamento con gli enti esterni in attesa della SEVESO 3”, organizzato da Associazione Ambiente a Lavoro, Milano, 9 luglio 2014.

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